Il Gioco

Tema XXXVI Mostra del Carro Agricolo:

Il Gioco nella Civiltà Contadina

e il 150° anniversario dell’Unità d’Italia

“Si smette di giocare non perché si diventa vecchi

ma si diventa vecchi perché si smette di giocare”

L’Impianto generale rimane invariato rispetto agli anni scorsi, la collocazione temporale dal 1900 al 1960.

Quest’anno, ricorrendo i 150 anni dell’Unità d’Italia, verranno inserite ricostruzioni, mostre e animazioni tematiche per celebrare l’anniversario.

Il Gioco è un fattore importante nella formazione del bambino e anche nella vita di relazione da grandi, dimostrato anche da dizioni di uso e opinione correnti :

La vita è un Gioco – Il Gioco delle Parti – Rimettere la propria vita in Gioco – Giocare a carte scoperte – Giocare con i Sentimenti – Giocare a rimpiattino – a che Gioco stai giocando – Giocarsi la reputazione – Stabilire le regole del Gioco – è un Gioco pericoloso – non Gioco più – Fine del Gioco – I Giochi sono fatti- abbandono il Gioco-

Giochi di guerra – Giocarsi la faccia – Non si Gioca con i sentimenti – E’ un Gioco truccato – Condurre il Gioco – Il Gioco delle parti – il Gioco della coppia – Un Gioco di Squadra – Giochi di Guerra ecc…

Attraverso il Gioco si acquisiscono meglio le cose e si fissano i concetti, si scoprono i propri limiti e si impara a gestirli.

Attraverso il Gioco impariamo a rispettare le regole e l’avversario.

Il Gioco fa provare emozioni forti come la Vittoria e la Sconfitta, la gioia del raggiungimento di un risultato personale o di squadra.

Nel Periodo preso in esame dalla Mostra del Carro, 1900 -1960, il Gioco, sia dei Bambini che dei Grandi, è un momento di vero svago fatto di cose semplici con strumenti sempre costruiti manualmente.

Tra i Bambini i Giochi più diffusi sono: Nascondino, Rubabandiera, Campana, Pentolaccia, Calcio, Filastrocche, L’Albero della Cuccagna, Giochi con la Fionda e con l’Arco, Tana libera tutti, Quattro Cantoni, Ripiglino, Salto della Cavallina, Palla Prigioniera, Giro girotondo.

Per i Grandi il Gioco delle Carte, Ruzzolone, Bocce, Morra, Tiro alla Fune, Lastra (Luzzi).

Il Gioco di solito avvicina le Persone ma deve essere sempre un mezzo, se diventa un fine porta all’egoismo e può distruggere l’integrità della Persona fino a diventare una vera e propria malattia.