Il Contadino

IL CONTADINO
Se apriamo un vocabolario alla voce campagna leggiamo che con questo termine si indica "un territorio pianeggiante o leggermente collinoso che si stende intorno alla città, con vegetazione spontanea o coltivata".
Questo territorio era anticamente chiamato contado e quello che abitava e lavorava nel contado era il contadino.
Il contadino da sempre è vissuto in stretto contatto con la natu­ra. sotto i suoi occhi si sviluppano i semi da lui piantati che germogliano e si trasformano in piante, fiori, frutti e in questa fase evolutiva il contadino partecipa attivamente al lavoro della natura favorendolo o impedendo che essa danneggi le colti­vazioni.
Pensate che fino dalla remota antichità il contadino sapeva che le colture come i cereali impoveriscono il terreno, men-tre altre colture come i legumi lo arricchiscono, quindi già allora usavano il sistema della "rotazione biennale" delle colture: un campo veniva coltivato a cereali un anno e l'an­no successivo veniva lasciato a maggese, arato ma non col­tivato e usato come pascolo, mentre l'anno successivo veni­va coltivato a legumi e così via.
Nel medioevo i contadini introdussero un nuovo sistema detto del terzo campo, ossia la rotazione triennale: un campo veniva coltivato a cereali il primo anno (semina invernale impoverente) poi coltivato a legumi il secondo anno (semina primaverile arricchente) infine lasciato a mag­gese per il terzo anno. Con questo sistema rivoluzionario, nel medioevo, si riusciva a rendere improduttivo un campo su tre e tenendo conto che il campo coltivato a legumi, il secondo anno, non solo arricchiva il terreno ma forniva i prodotti fondamen­tali della alimentazione si calcola che l'aumento della produtti­vità della terra fu superiore al cinquanta per cento, il che signi­ficava più cibo per la famiglia e che il maltempo, con la rotazio­ne, non poteva distruggere tutte le colture e quindi avere mag­giore possibilità di accumulare eccedenze per poi rivenderle al mercato così da garantire una vita più decente rispetto al pas­sato. Nell'addentrarci in un argomento specifico, quest'anno, inizieremo a parlare delle coltivazioni che erano indispensabili per l'alimentazione della famiglia contadina e che ancora oggi arricchiscono le nostre tavole.